IMMERSIONI A PORTOFINO

Punta della torretta

Tetto di Leptosamnia pruvoti

Il sito deve il nome alla presenza della cinquecentesca torretta posta sulla sommità del crinale, che separa San Fruttuoso da Cala dell’Oro e che aveva funzione d’avvistamento delle incursioni saracene. Oggi non segnala l’arrivo dei predoni, ma contrassegna una delle immersioni più spettacolari della riserva, giusto al confine con l’area di protezione totale “Cala dell’Oro”. Scendendo lungo la catena, appare subito una splendida caduta che dai 15 metri scende fino ai 35-40 metri, ricca di gorgonie e tappezzata di celenterati Leptosamnia pruvoti. Ai piedi della parete degradano grossi massi uno vicino all’altro, che creano dei passaggi spettacolari, tra enormi gorgonie rosse, variopinte gorgonie bianche e gialle e tetti di Leptosmania pruvoti.Proseguendo l’immersione con la parete sulla destra si giunge in prossimità della zona integrale,  dove  banchi di saraghi,  corvine e cernie di varie taglie accompagnano il subacqueo nella baia del rientro.

 

Colombara

Parazoanthus axinellae

Riconoscibile lungo la costa per una baietta sovrastata da una grande spaccatura ad arco nella falesia, rifugio per i colombi viaggiatori, da cui il nome del sito. Questo sito d’immersione offre per i sub più esperti la possibilità di visitare grotte e sifoni che creano passaggi fortemente suggestivi. I neofiti possono visitare la terrazza sovrastante la parete che offre ugualmente incontri indimenticabili. Una distesa di bellissimi parazoanthus copre decine di metri di parete. Immergendosi verso levante, la parete inizia sui 12 metri per terminare ricoperta di corallo rosso su di un fondale di 36 metri, dove è interrotta da un apertura che sale fino ai 30 metri. Questa grotta, profonda alcuni metri, ha le pareti e la volta ricoperte di corallo rosso e nelle spaccature è facile veder spuntare le antenne delle aragoste. Uscendo dalla grotta con la parete a sinistra si incontra un grande promontorio sommerso colonizzato da belle paramuricee. Risalendo ci si porta sulla terrazza sovrastante la parete ricoperta di rigogliosa Posidonia oceanica dove i frequenti banchi di pesce azzurro attirano grossi e voraci dentici, soprattutto la mattina presto si assiste a bellissime scene di caccia.

 

Il faro

Paramuricea clavata

Una delle immersioni più ricche di pesce, condizionata dalla sorte che può rendere la visibilità da meravigliosa a scarsa, indipendentemente dalla stagione. La catena della boa d’ancoraggio cade su un fondo di 27 metri. Da qui, in pochi balzi tra enormi roccioni si arriva rapidamente a 50 metri di profondità. Belle paramuricee sulle cadute, incrostazioni di poriferi, colorati scorci di parazoanthus e leptosamnia colorano il fondale. Sul fondo detritico alcuni esemplari della bianca Eunicella verrucosa. Qui vivono alcune cernie di taglia notevole, le più grosse che io abbia visto sul promontorio. Nelle spaccature del basso fondo famigliole di placide corvine e numerose cernie giovani si destreggiano nei numerosi cunicoli. Spettacolari i banchi di pesci, migliaia di boghe, salpe e occhiate creano guizzi argentei ovunque, rendendo anche le tappe di decompressione bellissime e ricche d’opportunità di osservare la vita marina in uno dei luoghi costieri più belli dell’intero mediterraneo.