Ventimiglia mare di confine

La cittadina di Ventimiglia, estesa tra la Riviera dei Fiori e la Costa Azzurra francese è sempre stata considerata la porta d’ingresso d’Italia dai nostri cugini d’oltralpe. La città è divisa in due parti dal fiume Roia: una moderna, attivo centro commerciale ed una antichissima, raggruppa

Mentone

Mentone

ta su un colle, con i resti di fortezze medioevali costruite dai Genovesi. Procedendo verso il confine francese sorge superba Capo Mortola con i bellissimi Giardini Botanici Hanbury che ospitano esemplari di piante rarissime e subito dopo Grimaldi con le famose grotte preistoriche dei Balzi Rossi. Dalla barca la vista della costa ha una prospettiva affascinante: ad est il verde promontorio della Mortola si protende verso il mare, dove le aspre rocce s’immergono nell’acqua che dal verde turchese della superficie diventa blu intenso man mano che diventa più profonda; poco dopo, oltre le casette e le barche dei pescatori di baia Benjamin ecco i Balzi Rossi, l’incantevole spiaggia delle uova, così chiamata per la particolare

forma dei suoi sassi, sovrastata dall’alta falesia dai riflessi rossi con le grotte preistoriche risalenti a 200 milioni d’anni fa; subito dopo la Costa Azzurra, con Montecarlo che s’intravede dietro la verde Cap Martin. Il Promontorio di Capo Mortola è uno dei più incantevoli della Liguria ed è da anni al centro di un progetto che lo dovrebbe tutelare. Se ne accorse più di un secolo fa un botanico inglese,

Baia di Villefranche

Baia di Villefranche

Sir Thomas Hanbury. Nel lontano 1867 durante una vacanza in Costa Azzurra la barca di Sir Thomas gettò l’ancora davanti al capo e se ne innamorò. Acquistò 18 ettari di terreno e li trasformò in un parco che non ha eguali in tutta Europa: grazie al clima eccezionale specie tropicali provenienti da tutto il mondo convivono armoniosamente con specie mediterranee tra sentieri, fontane, gazebo e una splendida villa seicentesca.

Successivamente il parco fu acquistato nel 1960 dallo stato italiano che ne diede la gestione nel 1987 all’Università degli Studi di Genova. Grazie al lavoro di esperti, studiosi e biologi della Regione Liguria e dell’Università degli Studi di Genova è stata approvata la legge regionale per l’estensione della tutela dei fondali antistanti i Giardini Hanbury ma al momento e’ ancora in attesa di essere realizzata.